Non sono piaciute agli associati della Confcommercio le soluzioni, proposte da Tonino Giardini responsabile nazionale Impresapesca di Coldiretti, che ha analizzato nei giorni scorsi l’andamento economico delle impresa della pesca della nostra Regione.
Soprattutto quando si parla di “nuovo modo di pescare” che consisterebbe nel fare a bordo di mega pescherecci tutte quelle lavorazioni per portare poi il prodotto pronto e finito alle grandi catene o ai supermercati. Non capiamo francamente questa strategia di voler bypassare una serie di operatori, come le pescherie ad esempio, che ci sembra svolgano egregiamente questo lavoro, per affidare tutto alle mani della grande distribuzione che già assorbe gran parte del commercio nella nostra provincia .
Così come questi mega pescherecci o navi fattoria preoccupano gli operatori della piccola pesca anche i commercianti del settore ittico pensano che, prima di individuare azzardate soluzioni che potrebbero compromettere il lavoro di una non trascurabile parte di questo comparto, la situazione vada analizzata nel suo complesso e non solo a compartimenti stagni, senza dimenticare che nel commercio non ci sono rottamazioni o aiuti vari quando chiude un’azienda.
Confcommercio: alle pescherie non piacciono le soluzioni di Giardini (Coldiretti)
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