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L’allarme: «Più presenze, ma meno fatturati»

Varotti (Confcommercio): «Ma la Regione non è in grado di dare dati certi»

La promozione sempre insufficiente, il mancato coordinamento tra gli operatori, la piaga dell’abusivismo: sono questi alcuni dei temi affrontati dai presidenti delle associazioni albergatori aderenti a Confturismo Marche Nord nel corso del convegno “Turismo. Attualità e prospettive nella Provincia di Pesaro e Urbino” organizzato ieri da Confcommercio Pesaro e Urbino.
Ma l’analisi dell’andamento della stagione estiva, e le prospettive per il 2017m è stata messa a fuoco senza i dati ufficiali della Regione, che ad ottobre inoltrato non sono ancora disponibili. «Una profonda riforma del servizio è una delle richieste che rivolgiamo alla Regione – ha detto il direttore di Confcommercio , Amerigo Varotti, - Avere un quadro reale del settore è imprescindibile per una buona pianificazione». Parlando poi ella stagione estiva 2016, la sensazione è che, se nel 2015 c’è stato un incremento di due punti in termini di arrivi e presenze, quest’anno sia andata ancora meglio. La vera preoccupazione, a causa della concorrenza dequalificata che arriva dalla Romagna e dalla piaga dell’abusivismo, è sui ricavi. «Se a fronte di una stagione buona gli incassi sono percentualmente inferiori – ha detto Luciano Cecchini, presidente Alberghi Consorziati Fano – è solo perché sui 200 alberghi registrati, ne abbiamo altri 160 non ufficiali. Noi lottiamo per portare i turisti e loro ci fanno concorrenza sleale».
Per aumentare la redditività secondo Fabrizio Pinoli, presidente di Confturismo Urbino, non c’è che una soluzione: «Serve una vera rete di comunicazione e informazione tra addetti ai lavori pubblici e privati. Dobbiamo trarre il maggior profitto da ciò che abbiamo. Capita spesso – aggiunge Pinoli – che le manifestazioni vengano reclamizzate con poche settimane di anticipo e questo ci penalizza». Una vera collaborazione tra gli operatori che ruotano intorno al settore turistico è ciò che ha reclamato anche Fabrizio Oliva, presidente Apa Pesaro, a proposito della promozione: «Adesso investiamo solo noi albergatori, ma abbiamo bisogno di fare qualcosa di più grande e perciò siamo aperti a qualsiasi contributo che venga dal commercio e dalla ristorazione». Oliva ha parlato anche di investimenti. «L’accordo sulla riqualificazione alberghiera, per quanto criticato, era necessario in quanto le poche agevolazioni statali non possono essere colte dalle proprietà che non possiedono la qualifica di albergatore».
Tema, quello degli investimenti, ripreso da Angelo Serra (GAM Gabicce Mare) che propone incentivi in caso di ristrutturazione anche per i gestori degli hotel, che a Gabicce guidano il 40% delle strutture ricettive. Rispetto alla destagionalizzazione dell’offerta, Oliva ha detto che il calendario turistico attualmente di 80 giorni e va assolutamente ampliato pensando, almeno per Pesaro, a nuovi eventi sportivi che facciano vivere gli hotel. In questo contesto si innesta il problema della fiera di Campanara, in favore della quale gli albergatori chiedono«un intervento finanziario da parte della Regione, come ha fatto in passato per altre istituzioni in difficoltà».

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