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«Turismo, c’è più attenzione ma ora i fatti dopo le parole»

Il turismo sembra entrato nell’agenda dei politici sia a livello nazionale che locale. Come testimoniano gli stati generali del turismo convocati dal Comune di Pesaro. Ma il direttore Confcommercio Amerigo Varotti è critico: «Sicuramente sono stati una occasione per parlare di turismo cittadino: ma resta inalterata la domanda più importante: chi fa, cosa? Manca cioè un soggetto unitario che, sul territorio provinciale si occupi di promozione insieme alla Regione mentre il Comune dovrebbe stanziare più risorse per il turismo utilizzando le entrate dell’insana tassa di soggiorno per vere manifestazioni di accoglienza e non per sagre di villaggio, per la promozione e l’arredo della zona mare in accordo con le Associazioni di categoria». «La stessa cosa, per la tassa di soggiorno, vale per Gabicce Mare. In questa località dopo due anni di contributi volontari da parte degli albergatori che si sono tassati pur di non applicare la tassa ai turisti, sembra che il Comune sia intenzionato ad istituire l’imposta. Stiamo discutendo con l’Amministrazione Pascuzzi. Se verrà introdotta la tassa dal 2015 si dovrà stipulare un accordo per una corretta utilizzazione delle risorse che non dovranno andare nel “calderone” della spesa comunale». Ma c’è un’altra questione. «Nell’immediato futuro intravedo ottime opportunità turistiche delle ottime iniziative del Presidente Spacca relative alla Macro Regione Adriatica che finalmente è stata approvata dall’Unione Europea. E’ un contenitore di progetti e di risorse molto interessanti dove il turismo ha un posto di assoluto rilievo». LA considerazione finale è che «Finalmente il turismo diventa oggetto di grande attenzione da parte della politica e delle Istituzioni. Ma non vorremmo che, come al solito, il turismo rimanesse la “Cenerentola” della nostra economia. Ne abbiamo sentite tante di chiacchiere ma poi alle parole non sono seguiti i fatti. Pensiamo al cosiddetto “Decreto Franceschini” che finalmente prevedeva un credito d’imposta del 30% per la riqualificazione alberghiera e la digitalizzazione per hotel e tour operator: è stato approvato dal Governo nel giugno scorso, il regolamento doveva essere emanato entro il 28 ottobre ma tutto rinviato, forse, a primavera».

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