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Turismo, scatto in avanti con Destination Marche nasce una rete d’impresa

La prima rete di imprese dedicate al turismo. Concorrenti nella vita di tutti i giorni, ma alleati per una missione. Tra cui combattere l’abusivismo. E la prima accusa è per la Convention Bureau del Comune di Pesaro.
E’ stata presentata ieri nella sede della Confcommercio dal direttore Amerigo Varotti: “Esistono già 30 reti di imprese nel territorio provinciale, ma si tratta di aziende manifatturiere. Questa è la prima rete a livello marchigiano, un fatto rivoluzionario che ci consentirà di far promozione a livello univoco e cercare di parlare con le istituzioni per proporre strategie turistiche e programmi”.
La rete si chiama Destination Marche e comprende Riviera Incoming, Esatour Sport Events, Sogno, Apa Hotels, Gabimar, Mondo Viaggi, Marche Holiday. Il presidente per due anni sarà Varotti, poi una nuova elezione. “Ognuno manterrà la propria identità, ma metteremo insieme le esperienze per commercializzare un prodotto, un territorio. Dobbiamo diventare interlocutori della Regione soprattutto in campagna elettorale per iniziare a decidere un programma di promozione, intanto abbiamo già presentato un progetto all’Anci di ospitalità per l’Expo per attrarre turisti nella nostra zona. Promuoviamo il Brand Marche, pensiamo sia la carta vincente”. Ma c’è anche un altro aspetto legato all’abusivismo. “Più che mai è necessaria la legalità in un momento come questo. Eppure diversi tour operator non sono in regola. Il primo caso è la Convention Bureau che fa concorrenza al privato, ma è pubblica. Dovrebbe fare promozione invece vende pacchetti e camere come fosse un’agenzia. Questo è inaccettabile, lo segnaleremo nelle giuste sedi. Intanto chiediamo che il Comune di Pesaro esca dalla Convention Bureau”. Parole e accuse precise, ricamate anche da Fiorenzo Pagnini di Mondo viaggi. “Il 30% dei tour operator non è in regola. C’è chi vende pacchetti senza autorizzazioni, senza garanzie tecniche delle agenzie. Tra questi anche un ex vigile urbano di Pesaro. E nessuno interviene”.
Marco Cadeddu di Esatour spiega che “la rete è una grande apertura che potrebbe dare buoni risultati, specialmente nei rapporti con gli enti pubblici”. Tanto che Fabrizio Oliva di Apa aggiunge che “la Regione ci ha sempre penalizzati, gli enti parlano ma fanno poco”. In ballo c’è anche la costituzione di un consorzio turistico regionale al quale la nuova rete Destination Marche dovrebbe partecipare come soggetto unico. Perché secondo Vincenzo Ricci di Sogno “occorre contare di più, avere un ruolo importante”.
La rete non riguarda solo la costa perché Laura Sabattini sottolinea come “sarà concentrata anche sull’entroterra per promuovere tutto il territorio”. E Ombretta Pepe di Riviera Incoming ha aggiunto che “è il momento di creare una regia per dare una direzione sul tipo di turismo che vogliamo. E anche se siamo competitor, possiamo dettare una linea comune”. Si è subito sbilanciato Paolo Pedini di Apahotels: “La notte rosa? Non siamo la Romagna né vogliamo esserlo. Siamo contrari, dobbiamo puntare su cultura, famiglie, enogastronomia. Il modello caciarone non funzionerebbe per Pesaro”


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