Spesso, quando si pensa al turismo ed alle presenze turistiche, si ha la tendenza a considerare i dati solo fino al 31 agosto. Da alcuni anni, in realtà, il mese di settembre ha assunto una particolare rilevanza grazie anche alle politiche di destagionalizzazione portate avanti da Associazioni, singoli imprenditori e talune Amministrazioni locali.
Anzi in un periodo di crisi economica per il nostro Paese, con una diminuita capacità di spesa per le famiglie, il mese di settembre risulta essere un mese “turisticamente molto gradito”.
Ne è una riprova l’indagine Federalberghi pubblicata in questi giorni: più di 9 milioni di connazionali, pari al 14,9% della popolazione, effettuerà almeno un giorno di vacanza nel corso del mese di settembre 2017. Il dato è in crescita del 7,2% rispetto al 2016 quando andò in vacanza – a settembre – il 13,9% della popolazione. L’aspetto più interessante della indagine è che per 7,5 milioni (12,4% degli italiani, contro il 9,2% del 2016) si tratterà della vacanza principale dell’estate (quella più lunga o più economicamente rilevante), mentre gli altri 1,5 milioni si concederanno un supplemento di relax durante i weekend.
E’ inoltre previsto l’arrivo negli esercizi ricettivi di 7 milioni di stranieri.
L’andamento del mese di settembre sarà quindi decisivo per una valutazione complessiva del movimento turistico del 2017 anche nella nostra Provincia che, salvo le ultime 3 settimane di agosto e due settimane di luglio è abbondantemente al di sotto dell’anno 2016. Perchè non basta il sole e l’aumento dei bagnanti (dati diffusi dai bagnini) per dire che l’estate 2017 è stata una stagione record. La vacanza a settembre offre al turistica grandi vantaggi. Importante è che le località restino “aperte”.
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