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Lotteria degli scontrini, mugugni degli esercenti

La lotteria degli scontrini è partita, però «male e a rilento».

A giudizio di Confcommercio di Fano non è affatto incoraggiante l'esordio del concorso gratuito, che permette di partecipare a estrazioni di premi settimanali, mensili e annuali, purché si siano acquistati servizi o merci ricorrendo a pagamenti elettronici. «La strada è ancora lunga - afferma il segretario dell'associazione locale, Marco Arzeni -. Dai nostri dati ci risulta infatti che neppure la metà dei registratori di cassa è stata aggiornata, vuoi per motivi tecnici dovuti a impossibilità delle aziende fornitrici vuoi perché gli operatori commerciali non digeriscono bene questa iniziativa, che comporta costi e perdite di tempo, vuoi anche per il periodo di difficoltà che il settore sta vivendo. Invece di aiuti concreti, arrivano queste non certo brillanti soluzioni». Anche a Fano, dunque, si confermano quelle difficoltà che erano state preannunciate alla vigilia del concorso.

«Chiaro è - sostiene Barbara Marcolini, presidente di Confcommercio Fano - che la clientela è interessata a partecipare alla lotteria e pertanto, volenti o nolenti, gli esercenti si dovranno adeguare. Purtroppo, però, penso che, come per il cashback, anche la lotteria degli scontrini non ha alcuna utilità per un mercato, che soffre di liquidità e di prospettive in un momento di incertezza. Le imprese non sanno se restare aperte o chiuse». Prima estrazione l'll marzo prossimo: 10 premi mensili da 100.000 euro per i clienti e altrettanti da 20.000 pergli operatori. Conclude Arzeni che «Confcommercio aveva chiesto una proroga, perché l'iniziativa nasce già zoppa. A dirla tutta, cadiamo davvero nella più grande ingenuità, se pensiamo di combattere l'evasione fiscale o incoraggiare l'uso della moneta elettronica con simili metodi. Nella vendita al dettaglio si registra un 10 per cento di evasione fiscale, forse bisognerebbe occuparsi anche dell'altro 90, così come bisognerebbe abbassare i costi delle commissioni e smetterla di aiutare gli istituti di credito».

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