«Vogliamo il rinvio». E’ perentorio Angelo Serra, presidente provinciale di Confcommercio, riguardo i pagamenti senza moneta sonante.
«A partire dal primo gennaio 2014 commercianti e professionisti saranno obbligati ad accettare pagamenti con bancomat e carte di credito, a prescindere dal prezzo del bene, del servizio o della prestazione – ricorda - Questo obbligo è previsto dal decreto legge 170 del 18/10/2012 (Sviluppo bis) anche se non sono ancora stati emanati i decreti attuativi.
La Confcommercio di Pesaro e Urbino, tramite la propria Confederazione Nazionale e Rete Imprese Italia , ha chiesto un rinvio di tale obbligo che peserà notevolmente sulle piccole imprese (spesso sprovviste dei POS) che a fronte del nuovo obbligo si troveranno a dover fronteggiare costi aggiuntivi».
Infatti oltre all’obbligo di pagamento dei costi di attivazione del POS, «le imprese dovranno sopportare gli ulteriori costi di gestione che andranno ad aggravare ulteriormente i loro costi fissi. Senza considerare il costo delle commissioni su ogni transazione.
Il Governo ha introdotto questo obbligo per rendere più possibile tracciabili i pagamenti, ma ovviamente ha scaricato sulle imprese i relativi costi.
A quando, oltre agli obblighi, lo Stato garantirà alle imprese anche il diritto di sopravvivere?
Per questo e per l’assenza dei decreti attuativi, abbiamo chiesto il rinvio delle normative».
«Rinviare l’obbligo di pagamenti via bancomat»
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