Ho presieduto la prima seduta del Consiglio della Camera di Commercio delle Marche chiamato, lo scorso 31 ottobre, ad eleggere il primo presidente della Camera Unica della regione Marche. E' stato un grande onore vista l'eccezionalità dell'evento e voglio innanzitutto formulare i migliori auguri di buon lavoro al presidente eletto, Gino Sabatini di Offida, già presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno. Con questo atto si sono chiuse le 5 Camere di Commercio provinciali accorpate, ora, in un unico organismo con sede in Ancona. Il tempo ci dirà se la scelta di una Camera unica regionale sarà stata positiva per le imprese, soprattutto per quelle piccole e medie operanti nelle periferie dei capoluoghi. La Confcommercio di Pesaro e Urbino che pure ha condiviso alcune scelte e passaggi di questo percorso e che è stata anche penalizzata da atteggiamenti e pratiche che non hanno tenuto conto il peso della propria rappresentanza (4879 imprese) ed il radicamento territoriale dell'Organizzazione, ha comunque mantenuto fede agli accordi e, con il sottoscritto e il direttore Varotti, contribuito all'elezione del presidente Sabatini. Ed ora, pur in presenza di una riforma sbagliata e di un decreto ancora peggiore (voluto da chi aveva come unico obiettivo la morte delle Camere di Commercio e la centralizzazione delle competenze a favore delle solite grandi imprese) che hanno depotenziato la «missione» delle Camere, daremo comunque il nostro contributo per una operatività del nuovo Ente che non dispone il patrimonio di idee, di attività e di concreti risultati a favore del territorio e delle imprese, della precedente Camera di Commercio di Pesaro e Urbino.
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