Per la pubblicità in questo spazio contattaci allo 0721 452269 o scrivi a
News

Violenza di genere: a Pesaro presentato #sicurezzaVera, il progetto nazionale di Fipe-Confcommercio

Leggi

Promuovi la tua Attività

Scopri come aumentare la tua clientela con i nostri serviziLeggi

Il progetto Talent Day della Fipe parte da Pesaro. Confcommercio incontra l’Istituto Alberghiero

Leggi

Premio Antiracket al Procuratore Gratteri e riconoscimento ai Maestri del Commercio

Leggi

Ricercatezza, buon gusto e internazionalità: Enoteca Biagioli passione per il vino

Quando la passione diventa mestiere, quando un mestiere si trasforma in una solida realtà imprenditoriale. Ecco come l’Enoteca Biagioli può riassumere i suoi primi 25 anni di attività. Una forza ed un coraggio unici quelli del fondatore, il signor Amelio, che da appassionato di vini apre un negozio di vendita di vino locale, non immaginandosi che si sarebbe trasformato in un’enoteca con pregiati e ricercati vini sia nazionali che internazionali. Il segreto di tutto ciò è una grande ricerca, una sete di conoscenza e tanta voglia di scoprire nuovi vitigni e prodotti di alto livello. Buona lettura con tutto la staff della Enoteca Biagioli: Roberto e Alessandro Biagioli e Federico Chiacchiarini.

Buongiorno Roberto, come nasce la vostra attività nel 1990?
Questa attività nasce con mio padre Amelio che decide di aprire questa enoteca perché appassionato di vini. Nella vita aveva fatto tutt’altro mestiere, ma al cuor non si comanda e così io e mio fratello Alessandro abbiamo dato seguito a questo sogno, diventato realtà, e lo facciamo da ben 25 anni.
Infatti, sono 25 anni che trattate le eccellenze, quanto è importante nel commercio eno-gastronomico avere brand di caratura internazionale?
Dopo 25 anni le etichette sono diventate circa 700-800 tra locali ed internazionali. Se pensate che siamo partiti vendendo soltanto damigiane di vino locale, è davvero una grande soddisfazione. Tutto questo è il risultato di tanto studio e frutto dell’esperienza maturata in tutti questi anni, le etichette sono aumentate sia grazie alla richiesta dei clienti, sia grazie alla nostra passione di proporre sempre prodotti nuovi. Non è di per sé un lavoro semplice, occorre andare nelle cantine, viaggiare, informarsi, ricercare; noi ci siamo ad esempio appassionati di vini francesi, quindi per avere contatti con alcune cantine bisogna recarsi in loco e comprare direttamente. Tutto questo è molto apprezzato dai clienti che periodicamente hanno sempre novità per i loro palati fini.
Sempre parlando di eccellenze, quanto è fruttuoso il nostro territorio e quali sono i prodotti più richiesti a livello locale e nazionale?
Il vino marchigiano in questo momento storico è al top, se pensiamo al Verdicchio vediamo che è un vitigno esploso e negli ultimi tempi è davvero in auge. Possiamo dire che ha conquistato il consumatore, che ne ha capito la sua qualità, mi permetto di dire che é un vitigno che tutti ci invidiano in Italia, anche se fino qualche anno fa quando lo proponevamo molti storcevano il naso. Il Bianchello del Metauro nella nostra vallata sta avendo ottimi risultati in merito alla qualità raggiunta e alla scelta. Inoltre negli ultimi anni abbiamo visto che c’è una maggiore regionalizzazione dei consumi, anche i ristoranti ora hanno tante etichette di vini locali alla carta, mentre prima si tendeva a tenere prodotti extraregionali. Devo dire una favolosa inversione di marcia che esalta le nostre terre.
Sappiamo che vi muovete anche online, con il sito web, Facebook… Cosa pensate del supporto del web nel vostro settore e quanta funzionalità ha la vetrina dei social?
Per la nostra azienda il supporto on-line è ancora un work in progress, abbiamo un sito istituzionale, una pagina facebook e cerchiamo di tenere sempre informati sulla nostra attività e sui nostri prodotti. Non abbiamo ancora intrapreso la strada dell’e-commerce ma lo sviluppo sul web è un aspetto sul quale occorre essere sempre al passo con i tempi.
Tornando al periodo prossimo, svelateci qual è il “gusto” del desiderio del cesto natalizio?
All’oggi possiamo dire che dato il contingente periodo storico, il dono di Natale è fatto con molta discrezionalità, si fa un regalo importante ma senza esagerare. Si punta all’essenziale; non usa più regalare ad esempio una scatola da 6 bottiglie ma magari una da 2 però di alto livello; non usa più il cesto aperto ma un elegante e discreto “baulotto”, con prodotti selezionati, di eccellenza, magari più “moderni”, come birre artigianali.
Parliamo di birra, ora vive un momento di “gloria”, cosa ne pensa?
La birra sta vivendo un po’ il periodo del vino di 20 anni fa, ci sono tanti birrifici artigianali ancora piccoli ma con elevate capacità di miglioramento, è un mondo da scoprire e da valorizzare. C’è un grosso margine di evoluzione e di opportunità imprenditoriali.
Ci racconti del “Biagioli Wine Festival”, di che cosa si tratta?
E’ un’idea diventata realtà, è una manifestazione che si realizza una volta ogni due anni, dove la nostra azienda invita tutti i collaboratori, aziende produttrici e clienti; é un modo per portare i prodotti direttamente dai clienti, per far conoscere le realtà esterne nella nostra terra senza viaggiare tra le varie aziende. E’ organizzato in location sempre diverse, dove, su nostro invito, offriamo a chi ci supporta, come clienti o ristoratori cultori del settore, la degustazione di novità vitivinicole. La prossima edizione sarà tra febbraio e marzo 2016.

Da non perdere

Per la pubblicità in questo spazio contattaci allo 0721 452269 o scrivi a

Partner&Associati

Visitando il nostro sito, accetti il nostro uso dei cookies