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Provvedimento che getta nel caos ambulanti, Associazioni e Comuni

E’ uno sgarbo alle Regioni che hanno la competenza Costituzionale in materia di commercio. E’ uno sgarbo nei confronti delle Associazioni degli ambulanti che avevano condiviso un percorso con spirito di collaborazione. E’ un provvedimento che getta nel caos ambulanti, Associazioni e Comuni. GRAZIE GOVERNO GENTILONI”.

Amerigo Varotti, direttore generale di Confcommercio Pesaro e Urbino, commenta con amarezza una delle proroghe inserita nel decreto Milleproroghe del 28 dicembre scorso: le concessioni dei posteggi sulle aree pubbliche nei mercati sono prorogate e quindi valide fino al 2020.



“Ma facciamo un po’ di cronistoria. Il 5 luglio 2012 in sede di Conferenza unificata tra Stato e Regioni , dopo un serrato confronto con le associazioni, si raggiunge una intesa in merito all’applicazione della Bolkestein per gli ambulanti. In base a tale intesa le Regioni emanano direttive ai Comuni che dovevano emettere , entro il 31 dicembre 2016 , bandi pubblici per l’assegnazione dei posteggi nei mercati cittadini con la salvaguardia della continuità dell’Azienda per i titolari uscenti. Gli ambulanti entro il 31 gennaio 2017 dovevano predisporre le domande ai Comuni per l’assegnazione dei posteggi. E LA MACCHINA ERA DA TEMPO IN CORSA. Tutti i Comuni della nostra Provincia e le Unioni dei Comuni avevano pubblicato i relativi bandi entro il 31 dicembre; le associazioni avevano predisposto i servizi di assistenza per le imprese molte delle quali hanno già predisposto la relativa documentazione. Ed ora arriva un fulmine a ciel sereno : senza sentire né Regioni né Associazioni il Governo inserisce nel Decreto la proroga di validità delle concessioni sino al 2020, anche se pare che il Presidente Mattarella abbia richiesto di limitarla al 2018″.

L’amarezza del direttore Confcommercio: “Ora il Decreto deve essere convertito in legge. Dal che si deduce che , al momento , il settore è nel caos più completo. Confusione e incertezza su procedure e tempi. Confcommercio ha sempre contestato e contrastato la Direttiva Bolkestein e abbiamo lavorato duramente per raggiungere una intesa utile sul rinnovo delle concessioni che tutelasse gli imprenditori del settore. Questa decisione del Governo ribalta tutti gli accordi raggiunti”.

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