Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza uno degli obiettivi strategici per l’ottenimento dei fondi europei del Recovery Plan è il potenziamento delle “Infrastrutture per la mobilità“ con particolare riferimento alla rete ferroviaria ed all’alta velocità.
Il miglioramento e potenziamento della rete infrastrutturale è certamente essenziale per accrescere le opportunità di sviluppo economico e turistico del Paese. Anche per questo è del tutto illogica, assurda e penalizzante per le Marche la decisione di Trenitalia di sopprimere i Frecciarossa Ancona- Bologna – Milano e il posticipo delle partenze del Frecciabianca per Roma.
Le Marche e i marchigiani vengono trattati da Trenitalia e Ferrovie dello Stato – cioè dai detentori di un servizio pubblico – come un territorio e cittadini di serie B. Per questa decisione unilaterale ed inaccettabile sosteniamo la protesta e le iniziative che metterà in campo il Presidente della Regione Acquaroli.
Ed a proposito di infrastrutture ferroviarie, Confcommercio ribadisce l’urgenza del ripristino – almeno inizialmente a scopo turistico – della linea Fano – Urbino.
Frecciarossa e infrastrutture ferroviarie, Varotti: "Trattati come cittadini di serie B"
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