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«MENO TASSE E PIU’ ATTENZIONE AI CONSUMI»

«Dobbiamo lavorare tutti insieme per il rilancio dei centri storici»

«Dopo le elezioni guardiamo al futuro». E’ questo l’invito/riflessione del presidente della Confcommercio Pesaro e Urbino Angelo Serra che all’indomani del voto fa le sue riflessioni, ma soprattutto porge un invito alle amministrazioni entranti.
«Con le elezioni del 25 maggio si sono rinnovati i sindaci e gli amministratori dei nostri Comuni. Salvo il ballottaggio che interessa i Comuni – ricorda – Salvo il ballottaggio che interessa i comuni di Fano e Urbino e la non validità del risultato per Sant’Angelo in Vado, tutti i sindaci sono al lavoro per definire squadre di governo e programmi di inizio legislatura. La Confcommercio di Pesaro e Urbino formula a tutti i nuovi amministratori gli auguri di buon lavoro confermando la propria disponibilità a collaborare nell’interesse delle imprese e delle comunità rappresentate».
E’ incalzante la richiesta a rimboccarsi le manioche e lavorare anche per le imprese turistiche e commerciali. «La crisi economica che nella nostra Provincia sta ancora producendo effetti nefasti richiede a tutti noi, ed in primo luogo alle Amministrazioni locali, l’assunzione di comportamenti coerenti – ribadisce Serra - con l’obiettivo di diminuire gli sprechi, razionalizzare la spesa, incentivare e promuovere lo sviluppo con azioni coordinate e condivise. Soprattutto per quanto riguarda turismo e commercio».
Più attenzione al turismo vuol dire «più risorse per la riqualificazione delle città, più risorse per l’accoglienza e la promozione, meno tasse per i servizi idrici e la nettezza urbana (che quest’anno si potrebbero tradurre in una ulteriore stangata per effetto delle nuove TASI e TARI).
E questo vale anche per il commercio per il quale è inoltre necessario salvaguardare con l’esenzione delle tasse locali (NO TAX AREA) le botteghe di vicinato e dei centri storici, eliminando il pericolo di nuovi centri commerciali».
L’unione fa la forza: «Sarà poi necessario che tutti (Associazioni, imprese, sindaci e amministratori) si lavori insieme per far capire al Governo che il problema strutturale della nostra economia resta la debolezza dei consumi per rilanciare i quali l’unica ricetta è: più riforme, più lavoro, meno tasse e meno spesa pubblica».

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