Una Provincia e le sue eccellenze. Le eccellenze dell’enogastronomia sono le protagoniste dei nove volumi di “Collana Gustosa”. L’idea, nata dal direttore di Confcommercio Pesaro Urbino Amerigo Varotti e dall’architetto forsempronese Gianni Volpe, nel tempo ha permesso di creare una piccola raccolta dal grande valore spirituale per conoscere la nostra provincia. Forse, come annuncia Varotti, a causa dei tagli, non ci sarà una decima edizione, anche se Volpe dice che dei progetti nell’aria ci sono.
La valle del Metauro e la sua rugiada, il Bianchello, protagonisti di questa ultima pubblicazione che sarà disponibile nelle sedi di Confcommercio Pesaro e Urbino al museo dei Bronzi a Pergola. “Con Collana Gustosa vogliamo creare un itinerario, un percorso che coinvolga, oltre i musei, i prodotti di eccellenza. Dalle fave di Fratte Rosa, al Prosciutto di Carpegna senza dimenticare che ad Urbino oltre ai Torricini c’è anche la Casciotta”.
Il Bianchello del Metauro potrebbe quindi mettere la parola fine a questa raccolta?
“Visti i continui tagli alla Camere di Commercio… dobbiamo ringraziare la nostra Camera di Commercio per il contributo. Comunque noi continueremo a valorizzare il territorio. Partiremo questa settimana per la BIT e poi il presidente Angelo Serra da Milano andrà a Strasburgo per la fiera del turismo”.
Il Bianchello del Metauro, un vino sempre più apprezzato e che ben si sposa con preparazioni dolci e salate, ma possiamo definirlo un vino moderno?
“E’ un vino che mi ha dato molta soddisfazione – dice Gianni Volpe – negli ultimi 20 anni c’è stata un crescita positiva. Fino al 1905 non esisteva il nome Bianchello, poi una prima affermazione c’è stata dopo la seconda guerra mondale”.
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