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«L’OCSE ci dà una speranza la classe politica italia no»

Nuovi barlumi di speranza all’orizzonte.
«L’OCSE –sottolinea il Presidente della Confcommercio Pesaro e Urbino, Angelo Serra- ovvero l’organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico, guarda con un po’ di fiducia al prossimo futuro. Il super indice OCSE, che mira ad anticipare i punti di svolta nell’attività economica, mostra segnali di miglioramento in Europa e decisamente positivi in Italia. Anche l’attesa riduzione dell’intensità della crisi nel terzo trimestre 2013 certificata dal PIL ne è una conferma». Per Serra «qualche segnale di inversione di tendenza e di lenta uscita dalla crisi si sta vedendo».
La strada è segnata, ma saremo in grado di intraprenderla? Il Presidente Serra nutrequalche perplessità.
«Spiace constatare – aggiunge - come la nostra classe politica, tutta, non sia in grado di accompagnare il Paese nella strada dello sviluppo. Basta guardare la legge di stabilità in discussione in Parlamento: poca incisività, scarse risorse per la crescita e per tagliare tasse e cuneo fiscale e sicuramente nuove tasse per la finanza locale.
Basta guardare alla disattenzione dei politici e parlamentari che invece si occupano quotidianamente (nel mentre sono pagati da noi per fare leggi e riforme) di primarie, di falchi, di colombe, di lealisti, governativi, rottamati e rottamatori.
Basta vedere la lentezza esasperata con cui si occupano, anzi non si occupano, del necessario taglio di sprechi e spese pubbliche». La lista è lunga.
«Sempre l’OCSE – conclude Serra - in questi giorni ha dimostrato che i dirigenti pubblici italiani guadagnano in media il triplo dei colleghi europei.
E’ uno scandalo che deve finire subito. E’ immorale che mentre le famiglie si impoveriscono e le botteghe, le imprese chiudono, c’è chi continua a godere di immensi e ingiustificati privilegi mentre chi dovrebbe riportare giustizia ed equità è in altre faccende affaccendato».

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