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Lo staff di #conforzaecoraggio si dà al biologico e al benessere che passa dalla tavola

“Orto e Cucina” i nostri protagonisti

Buongiorno. Raccontateci come nasce la decisione di aprire un ortofrutta storica nel cuore di Pantano?

(Mariangela) E’ stata una decisione nata per una esigenza lavorativa e anche per una passione legata a questo settore, io già avevo esperienza come gestione e lavoro in un ortofrutta a Cagli. Abbiamo aperto il 2 marzo di quest'anno, in un locale dove prima vendevano caldaie, partendo veramente da zero anche per quel che riguarda la conoscenza del quartiere e le sue abitudini. Questa era l’unica attività in cui avevamo una base solida di conoscenza, poi è subentrato il desiderio di creare una vera bottega che punta sulla qualità, prodotti nostrani e biologici certificati con una attenzione anche al macrobiotico. (Giorgio) Alla conoscenza dei prodotti abbiamo unito anche l’informazione attraverso le nuove forme di comunicazione. Io sono appassionato di informatica e il supporto web e social su tutti i prodotti del giorno per informare i nostri clienti e magari far conoscere ai nuovi tutto quello che c’è nella nostra bottega.

Com’è stata la prima fase di lavoro e quali passi state percorrendo?

Come dicevamo qui in zona non avevamo nessun tipo di conoscenza che ci permettesse di capire le esigenze o i gusti dei clienti, così con molto coraggio ci siamo fatti conoscere soprattutto attraverso i nostri prodotti con il desiderio di fare “cultura alimentare”, consigliando prodotti eccellenti sebbene a prezzi ragionevoli. L’onestà messa in campo è stata da subito ripagata.

Parliamo di Km0, quanto è richiesto dal mercato?

Tema molto discusso e da chiarire, il km0 vuol dire prodotto in casa ma non vuol dire che sia privo di concimi. Nostrano non è sinonimo di naturale, perché spesso anche il contadino dà concimi, quindi pur non disdegnando la frutta e verdura normale, abbiamo introdotto qui il biologico certificato. Abbiamo l’angolo del biologico certificato, ma anche il prodotto del mercato dell’ortofrutta classico, lasciamo la scelta a chi acquista, dimostrando però che non c’è in molti casi differenza di prezzo. Tale scelta da parte nostra è legata ad una ragione commerciale, perché il biologico ha una deperibilità talmente breve che non sarebbe possibile avere tutto bio o comunque farlo acquistare da tutti. Inoltre abbiamo una bottega che accontenta la gente con i prodotti biologici, non solo frutta e verdura ma anche punto macrobiotico, seitan, alghe, ecc anche questa è stata una scommessa. La nostra è una bottega 2.0: abbiamo prenotazioni online su whatsup e blog per pani speciali. Oltre al macrobiotico abbiamo tutti prodotti di Busetto, la Baciocca di Urbino, ricotta e formaggi di capra biologici che non si trovano qua in zona.

Come la grande distribuzione influisce sulla tua attività?

Non possiamo avere un confronto perché è poco che siamo aperti quindi ho pochi dati. Ovvio con la Coop vicina mi fanno paragoni sui prezzi, ma il nostro è un altro tipo di prodotto e poi loro ordinano quintali di merce quindi non posso competere ma solo offrire un valore aggiunto.

Quanta forza e coraggio servono a chi fa il tuo lavoro e quanto conta il supporto delle aziende agricole?


Devo dire che lo sforzo più grosso è stato partire senza avere informazioni sul posto, nel senso che come dicevo qui prima c’era un negozio di caldaie, dunque ci siamo dovuti rimboccare le maniche, e tutte le persone che vengono sono linfa vitale e ci fa piacere che ci abbiano scelto. Ora con i clienti si é instaurato un rapporto di fiducia e fidelizzazione e questo grazie anche alle aziende agricole con cui collaboriamo. Nello specifico quattro ditte ci riforniscono il biologico con cui abbiamo un bel rapporto, prodotti freschi sempre, andando magari anche nei giorni festivi a cercarli, perché penso che seminare bene vuol dire raccogliere frutti buoni per tutti. All’inizio è stata dura, a volte ci demoralizziamo, ma per me il biologico è il veicolo giusto, bisogna solo fare capire l’importanza. La nostra é stata una scommessa, ma già da adesso possiamo dire ben ripagata umanamente.

Come avviene l’incontro con la Confcommercio?

E’ stata una scelta mirata, inizialmente noi abbiamo scelto la Confcommercio perché fossimo liberi da ogni incombenza burocratica e che fosse allo stesso tempo ben fatta. Maurizio Tonelli e Anna Mancini ci seguono con serietà e professionalità. Anche Per le leggi nuove, su questo siamo tranquilli perché seguiti bene sappiamo chi ci toglie molti pensieri e chi ci da consigli giusti e mirati.

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