Per la pubblicità in questo spazio contattaci allo 0721 452269 o scrivi a
News

Eremi, chiese, santuari, abbazie nell’Itinerario del Silenzio e della Fede

Leggi

Caro-bollette, Confcommercio Marche Nord: “Misure urgenti per evitare lockdown economico”

Leggi

Itinerario dalla Corte del Duca Federico: presentato il nuovo prodotto turistico di Confcommercio

Leggi

Caro-bollette, Confcommercio Marche Nord: “Al Prefetto un documento per il presidente Draghi\"

Leggi

La storia dei negozi, un monito

Più che un libro è un piano regolatore, un manuale per la cura e la salvaguardia di un centro storico, nella fattispecie quello bistrattato di Pesaro. Più che un libro è un monito, una riflessione sugli errori commessi un po’ da tutti anche se in misure diverse, sulla cattiva strada intrapresa e percorsa di una “presunta modernità dei centri commerciali, modello già fallito all’estero” a scapito del “negozio di vicinato”. “Il Commercio a Pesaro tra storia e attualità” (Arti Grafiche Pesaresi, 2015) di Gabriele Falciasecca, è il libro, forse “memoriale” sarebbe meglio definirlo, pubblicato dalla Confcommercio di Pesaro e Urbino per celebrare e festeggiare i suoi primi settant’anni di vita e di attività. Splendida la riproduzione dell’atto costitutivo dell’Associazione. Questa l’intestazione: “Umberto di Savoia Principe di Piemonte Luogotenente Generale del Regno” e sotto il testo: “L’anno 1945 addì 31 luglio in Pesaro, nella sede del Moto Club, Corso XI Settembre, avanti a me Dott. Giuseppe Fabbri Notaro…”, con in fondo le 27 firme dei pionieri che nel primo anno di pace riacquistata dopo lunghi anni di guerra ripartivano gagliardi e fiduciosi per ricostruire la città nei loro rispettivi settori di attività. In oltre 200 serratissime pagine il libro di falcia secca è stato presentato ieri mattina nella sede della Confcommercio alla presenza del Vicesindaco Daniele Vimini, del Presidente provinciale Angelo Serra, del Presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi – che ha contribuito alla realizzazione del volume – e del Direttore dell’Associazione Amerigo Varotti.
Che il commercio sia anche storia autentica della città lo dimostrano per l’ennesima volta le tante bellissime immagini del libro, una serie di flash impressionanti per chi di quelle immagini ha avuto modo di viverne la realtà. Le insegne storiche sempre più rare che ancora resistono sopra alcune vetrine del centro storico valgono almeno quanto i libri della Biblioteca Oliveriana o i portali delle chiese e se non si fanno nomi è solamente per non peccare contro qualcuno eventualmente non citato per errore. Un centro storico privato dei negozi è una realtà senz’anima e, per converso, i primi ad avere un’anima da condividere con la città devono essere proprio i commercianti. Poi c’è anche chi quell’anima deve coltivare e proteggere. Stiamo andando verso il meglio, ha accennato l’assessore Vimini anticipando i 2200 anni di storia di Pesaro che cadranno nel 2016. La “presunta modernità”, secondo Varotti, ha il volto dell’Outlet di Mondolfo che, ha detto, “magari ci sta come autorizzazione ma non certo come opportunità che rilancia l’occupazione locale”. Perché oggi la verità sta “nella salvaguardia del territorio”. Una volta c’erano i messaggi nella bottiglia, quello della Confcommercio, lanciato alla veneranda età di settant’anni, sta dentro il suo libro commemorativo. Difficile non raccoglierlo e condividerlo almeno in buona parte.

Da non perdere

Per la pubblicità in questo spazio contattaci allo 0721 452269 o scrivi a

Partner&Associati

Visitando il nostro sito, accetti il nostro uso dei cookies