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Ippaso, segretario Confcommercio: “Palazzo Perticari, troppe bugie: rimuovete la gru della discordia

Quante volte abbiamo sentito che “le bugie hanno le gambe corte”. Promesse su promesse non mantenute, scadenze non esaudite, strana suscettibilità alle critiche giustificate degli operatori commerciali del Corso XI Settembre, da parte dei responsabili della ristrutturazione di Palazzo Perticari, sono state la concatenazione degli eventi che hanno caratterizzato l’esistenza quasi decennale del “muro di Berlino”, quell’ostacolo impattante creato dalla gru che taglia in due una delle vie più caratteristiche del nostro centro storico.
L’anno scorso venivamo quasi derisi dalla proprietà che criticava la nostra non frequentazione del centro e la nostra non conoscenza dell’inizio dei lavori interni allo stabile. Lavori che ancora tutt’oggi non sono iniziati. Poi alle critiche continue ci venivano date scadenze che, come volevasi dimostrare, venivano immancabilmente disattese. Prima entro dicembre 2014, poi a gennaio 2015, poi Febbraio ….siamo a Marzo e ancora nulla si muove. Bene! Onestamente la sommatoria dei mesi di ritardo ha portato il tutto ad anni di pesante disagio per tutti i commercianti del Corso, ha creato problematiche di vivibilità, di usufruibilità, di disturbo e di mancanza di luce (precisiamo luce non elettrica ma di visibilità armonica della via).

A noi non interessa più quando inizieranno i lavori di ristrutturazione di Palazzo Perticari. Ciò potrebbe avvenire entro l’anno, fra due o dieci o 40 anni. Pretendiamo che venga si mantenuta la sicurezza dello stabile, ma che venga rimossa, al più presto, la gru della “discordia”. Siamo stanchi di promesse vane, pretendiamo rispetto come rispettiamo la proprietà e le difficoltà che può aver avuto nella lunga trafila burocratica che precede una ristrutturazione importante come quella di Palazzo Perticari.

Non sappiamo quali siano stati gli ostacoli che hanno bloccato l’inizio dei lavori, ma la presenza ingombrante del “tappo” che spacca in due il Corso è stata una causa in più, aggiunta alla crisi economica del nostro Paese, che ha portato alla chiusura di attività commerciali.

Non crediamo di chiedere molto e saremmo grati di ricevere qualche buona notizia a riguardo, che potrebbe essere un bel regalo pasquale visto che quello natalizio non ci è stato recapitato.

*Segretario Confcommercio Pesaro

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