Il 4 marzo ci saranno le elezioni politiche. In questi giorni assistiamo già alla ufficializzazione di proposte e di promesse. Alcuni cercano di dipingere un Paese (è finita la crisi, c’è la ripresa, è aumentata l’occupazione etc) che francamente è molto lontano dalla nostra realtà.
Noi, in questa Provincia, siamo ancora in crisi; da noi l’occupazione non cresce; le aziende chiudono; i costi per le imprese e le famiglie continuano ad aumentare (alla faccia di coloro che sostengono di avere diminuito la tassazione!); i consumi – che determinano oltre il 60% della ricchezza del Paese, del PIL – non crescono.
E il 2018 si apre nel peggiore dei modi: con la legge di bilancio è stata rinviata ancora l’introduzione dell’IRI – l’imposta sul reddito delle piccole imprese, che avrebbe portato la tassazione per la microimprese al livello delle grandi imprese; non è stata eliminata l’IMU da alberghi, negozi, capannoni. Nessun provvedimento per le imprese.
E poi aumenti vergognosi di tariffe autostradali (con concessioni prorogate dal Governo), luce e gas, eliminazione del fondo perequativo per i negozianti che cessano l’attività.
Insomma iniziamo male. Speriamo bene!!
Inizia un anno difficile
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