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Il procuratore Antimafia Roberti a Pesaro. Il territorio è immune alle mafie?

Il premio antiracket al procuratore antimafia Franco Roberti. Domenica 30 ottobre alle 10,30 la Giornata dei “Maestri del Commercio” organizzata da 50&Più – Confcommercio nella Sede Confcommercio di Pesaro.
Durante la cerimonia sarà consegnato il XVII Premio Antiracket – Targa della Solidarietà.

Ma Pesaro è immune alle mafie?
Nella relazione annuale del Direzione nazionale antimafia redatta proprio dal magistrato Franco Roberti non si accenna alle mafie classiche.

Ma si dice che nel territorio “si sono inseriti in maniera penetrante gruppi di matrice etnica che, agevolati dall’assenza di un capillare controllo territoriale da parte di aggregati nazionali di espressione criminale organizzata “classica”, sono riusciti a ritagliarsi il proprio margine di manovra nei settori del traffico di stupefacenti, rapine, prostituzione”. Insomma l’assenza di mafie classiche come Camorra, ‘Ndrangheta ha reso il territorio fertile per le mafie straniere. Quanto alla “criminalità russa” Roberti aggiunge: “Non ha dato segnali di evidente visibilità, seppur sia necessario segnalare come negli anni precedenti si sia notato il proliferare di personaggi che hanno investito nel settore industriale del mobilificio nella provincia di Pesaro agevolati negli interessi da numerosissime società di capitale con sedi legali e amministrative nella vicina Repubblica di San Marino”. Un territorio che merita controlli. “Sulla scorta dell’analisi dei fattori di rischio e della indiscutibile attrattività del tessuto economico della regione, la Dda ha deciso di programmare con le forze di polizia una serie di attività di indagine al fine di verificare la presenza della criminalità organizzata nel contesto delle attività economiche del territorio”. Infine si parla di Pesaro a pagina 461 riguardo “un’indagine che vede coinvolta un’associazione dedita al traffico di droga” con personaggi noti. Un accenno anche alla “costruzione della terza corsia dell’autostrada A14, opera monitorata affinché non sia oggetto di tentativi di infiltrazione”.

Infine nelle Marche sono stati sequestrati 21 beni alla mafia, ben 13 dei quali nel nostro territorio. Dati che emergono dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati.

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