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«Il pesante intervento finanziario dello Stato per il salvataggio del Monte dei Paschi di Siena e altre banche venete (20miliardi di aumento del nostro debito pubblico che è caricato sulle spalle di tutti i cittadini), mette in luce da una parte l'irresponsabilità e incapacità della politica e dall'altra il diverso trattamento riservato a Banca Marche». E' durissimo Amerigo Varotti, direttore provinciale di Confcommercio sulla situazione del "salvabanche". «Negli ultimi anni il colpevole governo con il presidente Renzi ed il ministro Padoan ha perso tempo giurando e spergiurando che il nostro sistema bancario andava a gonfie vele. Invitando addirittura, parole di Renzi, a sottoscrivere l'aumento del capitale di Monte dei Baschi. e furbescamente rinviando - aggiunge Varotti - a dopo il referendum l'intervento statale nel capitale della banca senese, per non far così fallir uno degli istituti di credito più importanti del Paese».
«Bisognava confermare la "vulgata" del Paese che "cambia verso". Intanto la banca perdeva ancora valore, depositi e clienti. Tanto da costringere lo Stato ad intervenire non più con 5 miliardi ma ora, pare, con 8,8miliardi. E non basterebbero». Ma questa vicenda ci fa tornare in mente il diverso trattamento che la politica renziana ha riservato a Banca delle Marche ed i marchigiani. «L'azzeramento del capitale è stato un disastro che é costato ai cittadini ed alle Fondazioni Marchigiane 1,5miliardi. Senza contare le ricadute sui territori. In quella occasione il governo Renzi - dice Varotti con perfidia- con il placet benevolo di tutto l'apparato del Pd locale, in dieci minuti decise la morte della banca e l'azzeramento del capitale. E a nulla valsero le proteste, i drammi personali, le votazioni nei consigli comunali per rivedere il ritiro del decreto "salvabanche" . La casta locale capitanata dal sindaco di Pesaro elogiava il decreto che depredava i marchigiani . Addirittura lo stesso sindaco a Ballarò disse che "la vera notizia é che per una volta si opererà il salvataggio delle 4 banche senza chiedere un euro ai contribuenti!". Con il coro di tutti i parlamentari Pd marchigiani».s
Ora lo Stato interviene. Ora lo Stato chiede 20miliardi si contribuenti . Ora lo Stato cercherà di evitare il ripetersi di un'altra Banca Marche. «Ma i nostri politici locali tacciono. E' una vergogna. Siamo trattati come sudditi, servi e sciocchi. E tutto ciò perché mentre i vari governi europei mettevano in sicurezza con i soldi pubblici le loro banche sconvolte dalla crisi, i nostri governi han passato il tempo a giurare che le nostre banche erano le più sicure del mondo avvallando l'incapacità dimostrata da BankItalia. Il giovane vecchio presidente del consiglio Matteo Renzi sta ora sciando sulle Alpi. Speriamo che a breve sia raggiunto anche da altri giovani vecchi che furono osannati in questa e in altre vicende» conclude Amerigo Varotti, ogni riferimento é tutt'altro che casuale.

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