Per la pubblicità in questo spazio contattaci allo 0721 452269 o scrivi a
News

Guerra in Ucraina, preoccupazione di Confcommercio Marche Nord per imprese del territorio

Leggi

Il Borgo dei Borghi, i Comuni dell’Itinerario della Bellezza sostengono Pergola

Leggi

Caro-bollette, Confcommercio Marche Nord: “Misure urgenti per evitare lockdown economico”

Leggi

Turismo, Confcommercio Marche Nord: «Al fianco di imprese e operatori con servizi e promozione»

Leggi

Femminilità e classe … un venerdì tutto al femminile alla Max&Co di Fano

Un negozio elegante lungo il Corso di Fano che fa da scenario e una donna solare alla guida. Il valore aggiunto è Roberta, che con grande esperienza e caparbietà ci racconta la sua storia trascorsa tra stoffe, abiti e capi spalla.

Quando la passione si trasforma in una sfida lavorativa, quando la caparbietà si permette di gestire ben tre negozi tra Fano e Pesaro. Eccovi Roberta, una donna di grande vitalità e classe, che ha fatto suo il credo della “commessa”: accogliere con il sorriso tutte le sue clienti e mostrare la gioia nel far sentire belle le donne. Una piacevole chiacchierata tra abiti e cappotti, accessori unici e profumi di femminilità. Benvenuti alla Max&Co.

Buongiorno Roberta, ci puoi raccontare quando “sposi” questa attività nel cuore del centro storico di Fano con un brand altrettanto storico? Sono più di 30 anni che faccio questo lavoro, vivo tra abiti e accessori, pensate, ho iniziato a 18 anni come commessa sempre in negozi di franchising, e mi sono sempre adattata con entusiasmo ai cambiamenti; ho fatto tante cose, dalla rappresentante, per poi essere ricontatta dal vecchio titolare a fare di nuovo la commessa fino a gestire negozi in tutte le Marche arrivando fino a L’Aquila. Nel frattempo mi sono sposata e ho avuto figli, ma dopo anni di esperienza e fatica sentivo il bisogno di intraprendere qualcosa di mio. Fano è molto famigliare, bella, e sapevo che Max&Co. era un brand che, oltre ad essermi sempre piaciuto, poteva essere adatto a questa città. Così il 7 agosto 1998 ho aperto i battenti.

Secondo la tua esperienza e la tua conoscenza in tale settore, ci puoi dire come la moda si è trasformata e come si fa tendenza? Nel tempo le cose sono cambiate, il tutto a causa anche della crisi, ora non si segue più tanto il trend del momento perché non ci sono più i soldi da spendere per le novità, si comprano capi che durano nel tempo e che sono versatili. Largo quindi ai capospalla e ai capi basici, come tailleur e pantaloni. Il trend viene acquistato maggiormente per le occasioni importanti, come una laurea o una cerimonia.

In una fase congiunturale come quella che stiamo attraversando, come il settore abbigliamento affronta tale crisi e quali sono per lei le strade da perseguire? Il franchising può essere un valore aggiunto? Certamente fare parte di una famiglia come questa è importantissimo, riesci ad affrontare un periodo di crisi con un marchio alle spalle di grande valore. Ma vorrei sottolineare un nodo centrale per il nostro settore, la presenza di negozi cinesi che non hanno etichette sicure e che offrono solo prezzi bassi e merce di bassa qualità. Le nostre etichette lavorano materiali controllati e anche se a volte hanno produzioni estere, sono comunque nostre aziende che lavorano all’estero i nostri materiali. Ultimamente c’è una positiva ritorno a lavorare i nostri capi in Italia, ad esempio nelle scarpe è tutto Made in Italy. La mia firma ha da sempre creduto nella produzione italiana, pensate Maramotti nacque con i cappotti, da sempre il suo must, per poi buttarsi anche sulla maglieria, poi sui pantaloni, gonne e proseguendo, fino ad un total look. Abbiamo avuto, soprattutto in periodi specifici come quello natalizio, anche dei flash di intimo, asciugamani, e anche l’accessorio piace tantissimo, abbiamo clienti esclusivamente per l’acquisto accessori.

Quanto è importante l’“accoglienza” nel settore dell’abbigliamento, il rapporto cliente-commessa, ha ancora un valore aggiunto? L’accoglienza è fondamentale, è il nostro biglietto da visita. Il nostro franchising punta su questo da sempre e se ci fosse nel negozio del personale non adeguato l’azienda ti costringe o a formarlo o a mandarlo via. Entrare nel negozio deve essere una gioia, prima di tutto perché il cliente spende e vuole farlo al meglio, poi perché è la prima forma di pubblicità per un’azienda ed è gratuita; è il solo modo per far rientrare il cliente e fidelizzarlo. Questo mestiere è solo per appassionati, occorre essere sinceri nei sorrisi, nei consigli, nelle scelte, altrimenti il cliente non torna più.

Come nasce il sodalizio con la Confcommercio di Pesaro e Urbino? Da sempre, perché quando ho aperto sapevo subito a chi rivolgermi in caso di consigli, aiuto, consulenza. Pensate quando ero responsabile della Jeans West ero io che mi recavo in Confcommercio per riunioni.

Quanta #conforzaecoraggio servono per affrontare le festività e quanti invece stanno aspettando i saldi? Devo dire molto coraggio perché molti aspettano i saldi. Il problema è che se tutti iniziano a fare le vendite promozionali prima di Natale, siamo tutti penalizzati, non capiscono che è solo una cosa negativa per tutto il commercio. Ad esempio se il negozio quest’anno fa uno sconto l’8 dicembre, il prossimo anno le clienti fino al 7 dicembre non compreranno nulla in negozio ma aspetteranno il giorno successivo, perché già sanno che in quella data troveranno merce scontata. Questa modalità si ripercuote su tutti, anche sui negozi stessi che applicano questi sconti. Così si fa morire il commercio.

Sappiamo che hai anche l’attività di Max&Co. a Pesaro, ci sono differenze con Fano? Devo ammettere che è completamente diversa la tipologia di cliente e di rapporto, in una prima fase c’è meno empatia, il rapporto commessa-cliente è più impegnativo, credo sia solo una questione di primo impatto; è più difficile acquistare la fiducia della cliente pesarese, ma una volta nato il rapporto è molto gratificante.


Da non perdere

Per la pubblicità in questo spazio contattaci allo 0721 452269 o scrivi a

Partner&Associati

Visitando il nostro sito, accetti il nostro uso dei cookies