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Due nuovi Frecciarossa fanno tappa a Pesaro

Due collegamenti veloci in più da nord a sud e viceversa Ecco il cambio di passo per FS Italiane, con il Frecciarossa, simbolo dell'Alta Velocità made in Italy, che aumenta le corse e le località servite. Dal 9 dicembre infatti, con l'avvio del nuovo orario invernale, scattano anche due nuovi Frecciarossa che uniranno Torino e Milano con le località della costa Adriatica, fermando anche a Pesaro ed Ancona per terminare la corsa a Lecce. 9805 e 9808

II Frecciarossa 9805 partirà da Torino Porta Nuova alle 9,20 per giungere a Lecce alle 18,52: le fermate intermedie nelle Marche saranno a Pesaro alle 12,57 e ad Ancona alle 13,33. Sensibili le riduzioni dei tempi di viaggio tra il capoluogo piemontese e Pesaro e Ancona da Torino a Pesaro bastano 3 ore e 37 minuti mentre per arrivare ad Ancona si passa da quattro ore e 56 minuti a quattro ore e 13 minuti. È invece di 6 ore e 45' la percorrenza Frecciarossa tra Milano e Bari. II Frecciarossa 9808 partirà invece da Lecce alle 12,06 per arrivare a Torino alle 21,40: ad Ancona alle 17,22 ed a Pesaro alle 17,54 le fermate intermedie marchigiane. Una notizia positiva per cittadini e imprenditori, come commenta il direttore di Confcommercio Amerigo Varotti, che però continua a denunciare un isolamento del territorio verso est. «E' una iniziativa importante per togliere dall'isolamento la nostra provincia che sempre di più si fa sentire per le imprese, i cittadini e il turismo. Saranno due treni ad alta velocità importanti che amplieranno l'offerta e il collegamento sull'asse Adriatica. Ma siamo comunque in un territorio in cui Bocca Trabaria è chiusa da marzo, l'aeroporto delle Marche non funziona come dovrebbe, qui i collegamenti aerei con Roma sono stati azzerati. La Cenerentola «Accogliamo la novità, ma che sia anche una spinta a fare meglio per il collegamento est ovest. Pesaro resta comunque la cenerentola delle Marche a livello infrastrutturale. La Guinza hanno detto che resterà un sogno, la politica deve farsi sentire, soprattutto i parlamentari a Roma Non possiamo lasciare l'entroterra all'isolamento. C'è una legge dello stato che dice che si può investire sulle linee ferroviarie turistiche come la Fano Urbino, ma la politica regionale dorme. Pensa ai percorsi per le biciclette. È ora di colmare questo gap, ben vengano due Frecce, ma si vada oltre». Via anche all'ammodernamento della flotta: dalla primavera 2019, la fornitura dei primi 78 nuovissimi treni Rock e Pop, insieme alla consegna di altri Jazz e Swing.


di Luigi Benelli Corriere Adriatico

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