Per la pubblicità in questo spazio contattaci allo 0721 452269 o scrivi a
News

Covid, cartellonistica pubblici esercizi e luoghi di lavoro

Leggi

Dal 3 maggio le domande di accesso ai sostegni per il commercio al dettaglio

Leggi

Bonus sociale luce e gas: le novità del 2022

Leggi

Chiama…ci siamo! 377/3884391 servizio di supporto psicologico

Leggi

«Discoteche, così non ha senso» Aperture al 35%, gestori in rivolta

Capienza ridotta e mascherina giù solo in pista «Riaprire così le discoteche non ha senso»

II Comitato tecnico scientifico si è espresso: le discoteche potranno riaprire ma con molta cautela e senza abbassare mai la guardia. I soliti esclusi continueranno ad essere tutti coloro che non dispongono di Green pass valido, ma non solo: la riapertura dei locali da ballo sarà possibile solo al 35% della capienza massima nelle strutture al chiuso, nel quale è compreso anche il personale, e del 50% all'aperto.

Dovranno essere presenti impianti di aerazione, ci sarà l'obbligo di utilizzo di soli bicchieri di plastica monouso e, infine, l'immancabile e costante presenza della mascherina chirurgica nei diversi momenti della serata, ad eccezione di quando si balla. Soluzioni che sembrano essere troppo «restrittive e poco incentivanti» a detta di Marco Arzeni, segretario del Silb Confcommercio di Pesaro, che pone subito la questione su due piani differenti: «Per le discoteche questa soluzione non è soddisfacente. Permettere ai locali di ospitare solo il 35% della capienza massima, nella quale bisogna inserire anche il personale, è assurdo e non incentiva la riapertura. Mentre per le sale da ballo, le balere e i dancing la situazione è già diversa: in quei casi, riaprire sia pure con una percentuale limitata può essere un buon compromesso per la ripartenza».

Il Silb locale si accoda, quindi, alla linea nazionale che resta molto critica nei confronti del parere del Cts. La soluzione è ritenuta inaccettabile perché non solo disincentiva la presenza di clientela, ma potrebbe trasformarsi in una perdita economica non indifferente per locali che sono chiusi da oltre due anni.
«Molti di loro, se verranno varate queste disposizioni, decideranno di non aprire più, o almeno di non farlo finché non si arrivi ad un'apertura del 50% per tutta la struttura», continua Arzeni aprendo a possibili scenari futuri. Ma qualche temerario ancora resiste e cerca di non farsi abbattere dalle limitazioni: «Sicuramente riapriremo rispettando le regole e attenendoci alle norme, ma il parere del Cts non prende in considerazione gli spazi e gli ambienti del nostro mondo - spiega Marco Badioli, titolare della Baia Imperiale -: chi va in discoteca desidera socializzare, stare in mezzo alla gente e vivere momenti di spensieratezza che, con queste limitazioni, sono del tutto annientati. Proveremo comunque a riaprire per le festività di Halloween, anche se vorremmo capire come faranno i nostri clienti a bersi un drink in tranquillità se possono togliere la mascherina solo mentre ballano. Assumeremo del personale che controlli che i ragazzi all'interno del locale rispettino le regole, ma nel frattempo aspettiamo risposte concrete da parte del governo, queste - conclude - sono soluzioni non ammissibili».


da Il Resto del Carlino

Da non perdere

Per la pubblicità in questo spazio contattaci allo 0721 452269 o scrivi a

Partner&Associati

Visitando il nostro sito, accetti il nostro uso dei cookies