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Sangalli: «Contento di festeggiare a Pesaro luci e vetrine delle imprese del commercio»

Confcommercio celebra i suoi primi 70anni, e rivendica a gran voce il suo ruolo centrale nella vita e nella crescita del Paese. «Le associazioni come la nostra sono essenziali per la tutela del Paese, hanno cambiato usi e costumi degli italiani e sono contento di festeggiare qui a Pesaro le luci e le vetrine delle imprese del commercio». Parola di Carlo Sangalli, (presidente nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia nonché della Camera di Commercio di Milano), che con lungo e appassionato intervento, ha infiammato l’affollato auditorium di Strada delle Marche. «Certo con scrive Giuseppe De Rita sono tempi duri per la rappresentanza – prosegue Sangalli – ma non possiamo dimenticare quanto Confcommercio abbia lottato a difesa dei suoi associati e delle stesse Camere di Commercio; continueremo a lottare, magari cambiando pelle, ripensando la nostra rappresentanza e vivendo un Rinascimento, che come dice Ezra Pound “non è un’epoca ma un temperamento” , certamente non rinunceremo mai ad un diritto sacrosanto sancito dall’art. 39 della Costituzione». Ad ascoltare Sangalli un parterre da grandi occasioni. Dal prefetto Luigi Pizzi, al presidente della Camera di Commercio Drudi, all’assessore Delle Noci in rappresentanza del Comune, dal consigliere regionale Biancani allo stesso Governatore Luca Ceriscioli, dalle forze armate a vari sindaci della provincia. «Si vuole mettere in discussione il valore dei corpi intermedi - aggiunge – ma anche la partecipazione di oggi è un chiaro segnale di quanto le associazioni siano importanti e necessarie per il dialogo». Una posizione condivisa dallo stesso Ceriscioli: «Apprezzo molto la passione di Sangalli e se ci sono da fare dei cambiamenti questi vanno fatti insieme, a partire dalla riduzione della spesa e della pressione fiscale, considerando però che la vera sfida è riuscire a farli senza tagliare i servizi e mantenendo il walfare». «Sono felice di essere qui oggi a festeggiare Confcommercio – aggiunge – perché soprattutto da sindaco ho visto quanto sia importante il ruolo dei commercianti che , vero e proprio punto di riferimento della comunità, non svolgono solo un’attività economica, ma danno presenza viva alle nostre città». Raggiante Amerigo Varotti, che durante il suo intervento ha voluto ricordare uno per uno i primi 27 commercianti (Ivo Alberghetti, Lazzaro Amati, Albo Bisconti, Aurelio Bucchi, Enzo Cortiglioni, Saverio De Angelis, Giovanni Di Bari, Donato Donati, Angelo Esposto, Amedeo Filippetti, Arturo Gambini, Gaspare Gasparini, Serafino Ginepro, Manlio Gregori, Alberto Mancini, Celestino Mancini, Virgilio Mario Mariotti, Italia Marzocchi, Ugo Masetti, Raffaele Moscatelli, Alfredo Paolucci, Gino Ricci, Renato Ricciputi, Giorgio Sinistrario, Guido Stellini, Augusto Sperandini) che il 31 luglio 1945, dopo essersi ritrovati al Moto Club Pesaro, costituirono l’Associazione Commercianti di Pesaro ne Urbino, di fronte al notaio Giuseppe Fabbri. Tra loro anche Celestino Mancini, della storica Ditta Arturo Mancini, alla cui famiglia è andato un premio speciale in ricordo dell’imprenditore Enzo Mancini, recentemente scomparso. Tra i tanti premi consegnati anche quello per Dino Girometti, primo dipendente della Confcommercio, in servizio dal 1945 al 1990 e ancora in splendida forma.

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