La Confartigianato non ha risparmiato veleni alla Confcommercio, accusandola di essere l’ispiratrice delle ultime ispezioni dei Nas negli stabilimenti balneari.
Amerigo Varotti, direttore di Confcommercio, avete sollecitato voi i controlli…
«La prima reazione a quanto ha dichiarato la Confartigianato, soprattutto quando ha detto che la Confcommercio è contro le imprese,, è stata quella di presentare subito querela. Mi sembra una considerazione gravissima. I controlli dei Nas, della Capitaneria di Porto, dei Vigili Urbani e della Guardia di finanza soprattutto nei mesi estivi di maggior afflusso, fanno parte della normalità. Questa volta le verifiche sono state estese anche agli stabilimenti balneari».
Secondo la Confartigianato le avete sollecitate voi…
«Noi non abbiamo sollecitato nulla. Da tempo però abbiamo sollevato l’esigenza che il mercato sia regolato da norme e che queste ultime vengano rispettate da tutti. Questo sì. E non che qualcuno che le debba rispettare ed altri no. Noi chiediamo che il rispetto valga per tutti. Siamo per il mercato libero ma non senza regole. Sia chiaro. Vogliamo semplificare ma non eliminare, tantomeno privilegiare qualcuno a discapito di altri. E la Confcommercio chiede che anche gli stabilimenti balneari rispettino le orme igienico-sanitarie, così come fanno gli altri. Non abbiamo presentato alcuna denuncia ad personam ma esposto da tempo il problema di uguale rispetto delle regole. Così come abbiamo fatto con i circoli privati. E lo rifaremo dopo le recenti segnalazioni …».
Ovvero …
«Sempre più ristoranti vengono trasformati per comodità e interesse in circoli privati. L’ultima segnalazione è recentissima. I circoli possono usufruire di agevolazioni su tasse e orari di lavoro. Quello che chiediamo è il rispetto delle leggi. Purtroppo questo non accade».
Avete preso posizione anche sul Piano.
«Certo. A Pesaro è stato varato senza consultare nessuno. L’ultimo incontro in Comune è stato ad ottobre dello scorso anno. Poi più nulla. Abbiamo scritto che siamo contrari a questo piano che prevede due nuovi ristoranti nella spiaggia libera e l’ampliamento degli stabilimenti per la ristorazione. Ora questa contrarietà la manifesteremo di nuovo».
In che modo?
«Mercoledì mattina abbiamo invitato tutti i ristoratori ad una assemblea in Comune. Anche in questo caso siamo stufi di chi pensa che non debbano esistere regole. I bagnini facciano i bagnini, i chioschi facciano i chioschi e i ristoratori siano ristoratori. Una logica diversa non ci piace».
Ma è il mercato libero …
«Siamo consapevoli che va semplificata la vita delle imprese ma questo non vuol dire mandare a morte altre attività su cui sono state investite consistenti risorse. E poi non ci piace l’arroganza».
A cosa si riferisce …
«Al “Prg Open” ovvero light. Prevede la trasformazione dei capannoni industriali in spazi commerciali senza più neppure la necessità di un numero di parcheggi adeguati. Vuol dire che tutto è ora possibile. Tutto è fatti. A questa logica non ci stiamo. E tutto ciò senza un confronto con le associazioni di categoria».
E’ per questo avete chiesto le dimissioni della De Regis …
«Non accettiamo l’arroganza di chi dice che andranno avanti comunque. Non vogliono la concertazione? Ma almeno una consultazione, un dialogo. Un confronto. Lo stesso che abbiamo con altri assessori e che ha portato a risultati favorevoli per le imprese. Come quella abolizione delle tasse per le nuove attività. Senza arroganza».
«Controlli ai bagnini? Noi chiediamo solo il rispetto delle regole»
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