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Confcommercio festeggia 70 anni e si prepara alle battaglie del futuro

Grande festa domenica prossima in casa Confcommercio. «Festeggeremo con autorità, soci e dirigenti il 70° Anniversario di Fondazione», annunciano il direttore della Confcommercio di Pesaro e Urbino e il suo presidente, rispettivamente Amerigo Varotti e Angelo Serra. «Sarà presente con noi il Presidente Nazionale Carlo Sangalli – proseguono Varotti e Serra - Ricorderemo i 27 commercianti che il 31 luglio del 1945 davanti ad un notaio diedero vita alla Associazione di Commercianti di Pesaro e Urbino approvandone lo statuto. Ricorderemo i Presidenti ed i Direttori che si sono succeduti in questi settanta anni. E consegneremo riconoscimenti agli attuali dirigenti dell’Associazione oltre ad alcuni premi speciali».
Ma sarà anche l’occasione («oltre che di ascoltare il Presidente Sangalli per la prima volta a Pesaro in tale veste») per riflettere, alla luce dell’esperienza dei 70anni vissuti al fianco delle imprese, sul presente e sul futuro della nostra organizzazione. «Sul ruolo che svolge oggi e potrà sviluppare in futuro la nostra come tutte le altre organizzazioni di rappresentanza – proseguono i dirigenti - e, i cosiddetti corpi intermedi della società (Camere di Commercio e Sindacati dei lavoratori, compresi). Perché c’è in atto, al centro come in talune città anche della nostra Provincia, ad opera di nuovi Podestà, un tentativo di delegittimazione e di marginalizzazione delle Associazioni di rappresentanza. E soprattutto di quelli che rappresentano le piccole imprese. E’ in corso un grave processo di disinteresse di azione: la prassi arrogante di volersi rapportare direttamente con le persone e le imprese puntando a scavalcare, a non riconoscere, a fare a meno dell’intermediazione delle organizzazioni di rappresentanza».
Per Varotti e Serra «con l’ultima riforma- si é distrutto il ruolo istituzionale ed economico delle Camere di Commercio».
Quindi «dalla sconfitta di queste politiche neo-centraliste, reazionarie, da repubblica delle banane indo americane, dipenderà in parte il futuro delle nostre Associazioni – concludono - . Ed è il futuro delle piccole e medie imprese nel nostro Paese».

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