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«Chi ha promesso che l’outlet si sarebbe fatto?»

Clima sempre più incandescente sulla questione outlet, arrivata ormai alla stretta decisiva: sa la Provincia darà, entro pochi giorni, l’ok all’atto ricognitivo (modifica) al Piano Territoriale di Coordinamento non ci saranno più ostacoli alla realizzazione del villaggio grandi firme, altrimenti, dopo 6 anni di discorsi e di progetti, è probabile che ci si metterà una bella pietra sopra. Alle ultime esternazioni del sindaco Cavallo (favorevole, come la maggioranza del suo consiglio, alla mega struttura) risponde il direttore di Confcommercio Amerigo Varotti: «C’è qualcosa che mi riesce difficile capire nelle dichiarazioni inutili dei vari amministratori di Mondolfo a proposito dell’outlet. Dicono, costoro, che se entro pochi giorni no arriverà il via libera della Provincia le società interessate alla costruzione dell’outlet potrebbero proporre richieste di risarcimento danni. Perché, dice il primo cittadino mondolfese, “non bisogna dimenticare che queste società hanno preso accordi e pagato anticipi per l’acquisto di vari lotti dell’area”».
«Ora, mi domando – prosegue – perché queste società avrebbero dovuto acquistare terreni non idonei alla costruzione di un outlet? E’ normale che uno acquista, ad esempio un terreno agricolo, vi progetta sopra la costruzione di un condominio e di fronte all’opposizione logica dell’interlocutore pubblico propone una richiesta di risarcimento? E’ normale che si pretenda di costruire un inutile villaggio grandi firme certificando un’ulteriore porzione del territorio comunale solo perché hanno già preso accordi e pagato anticipi per l’acquisto? E chi gli ha detto di comprare un terreno non idoneo? E chi gli ha eventualmente promesso la possibilità di costruire l’outlet? Il sindaco ha tirato in ballo il consigliere regionale Talè, che in campagna elettorale avrebbe garantito pieno sostegno. Vogliamo sperare che ciò non corrisponda al vero. Ma Talè, entra eventualmente in ballo ora. Chi, invece, prima di lui può aver dato garanzie e appoggi? Abbiamo qualche idea, visto che anche noi abbiamo parlato con queste società. Resta il fatto che le politiche di sviluppo urbanistico ed economico di un territorio non possono essere adottate solo e perché c’è un interesse privato. Sull’outlet di Marotta la volontà del sindaco e delle società costruttrici cozzano contro le previsioni del PTC e l’interesse generale che ha nella protezione dell’ambiente, nella razionale gestione del territorio e nella tutela del consumatore le ragioni fondanti».

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