Abbiamo già detto che il parere contrario della Giunta provinciale alla variante al PRG del Comune di Mondolfo con cui si voleva realizzare l'outlet è una conferma della volontà espressa da più parti di bloccare l'espansione della grande distribuzione , di limitare la cementificazione e il consumo del suolo, di salvaguardare il lavoro e l'occupazione.
E' sorprendente che gli Amministratori comunali si chiedano chi darà al Comune i centomila euro di tasse locali che annualmente poteva garantirgli l'outlet e quindi strombazzano e minacciano ricorsi e denunce.
Cioè cotanti amministratori non hanno alcuna idea dello sviluppo possibile del territorio, non gli importa niente della sostenibilità economica e ambientale degli investimenti , non gli interessa nulla se a causa di quella realizzazione si sarebbero distrutti i centri storici, chiuse migliaia di aziende e persi posti di lavoro. L'importante era fare costruire e incassare. Fare cassa. Grandi amministratori, che tristezza.
Ma ancora più preoccupante è il parere positivo espresso dal Servizio Urbanistica della Provincia che però , per fortuna , non ha indotto in errore gli Amministratori che hanno bocciato la variante. Preoccupante perché il parere contrasta con le stesse premesse e valutazioni fatte nella relazione dallo stesso Ufficio.
E' come se qualcuno scrivesse: «La variante non è conforme al PTC , non è conforme alla legge regionale 22/2011, non sono allegati gli studi sul traffico , l'area in cui si vuole realizzare l'outlet non rispetta le previsioni del piano e si procede ad una pesante cementificazione ma , comunque , nonostante tutto , si esprime parere favorevole».
C'è qualcosa che non quadra e sarebbe bene che in Provincia qualcuno andasse a fondo della questione e facesse un po' di chiarezza e trasparenza.
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