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Abusivismo

I dati choc di Confcommercio: un pesarese su 4 acquista prodotti illegali

La metafora dell’atleta che corre con uno zaino pieno sulle spalle contro un corridore con lo zaino vuoto è rappresentativa della situazione sul commercio abusivo evidenziata ieri mattina nella sede della Confcommercio di Pesaro in occasione della giornata di mobilitazione nazionale sulla legalità. «Il problema nella nostra zona – ha commentato il direttore di Confcommercio Amerigo Varotti – è soprattutto nell’ambito del turismo e dei pubblici esercizi dove, ovviamente, è impossibile qualsiasi tipo di contraffazione o delocalizzazione. In questi campi però vi sono molte iniziative che necessitano da parte delle autorità preposte una maggiore attenzione e difesa di chi invece esercita regolarmente la propria professione». Con l’ausilio di alcune slide e dati alla mano Varotti ha spiegato che nella zona sono presenti molti esercizi ( agriturismi, b&b, sale da ballo…) che non rispettano le norme vigenti, arrivando quindi ad una concorrenza sleale. Ma uno degli aspetti che maggiormente preoccupa le associazioni di categoria è il risultato di un sondaggio svolto nei mesi scorsi: un cliente su quattro confessa candidamente di aver acquistato materiale su canali non ufficiali o addirittura non legali., pensando di fare un buon affare risparmiando (62%) e perché trovano nell’acquisto illegale (15%) un modo per battersi contro i prezzi elevati o di fare una buona azione nei confronti del venditore (13%). Tra i prodotti acquistati in qualche modo “fuori legge” spiccano quelli dell’abbigliamento (41,2%), generi alimentari (28,7%), occhiali (26,7%), pelletteria (26,9%), ma anche farmaci e prodotti farmaceutici (15%). Proprio in quest’ultimo ambito i rischi per la salute sono maggiori in quanto spesso il medicinale non ha la stessa composizione di quello originale perché non sottoposto ai controlli standard del Ministero.
In diretta streaming dalla sede romana, intanto, il vicepremier Angelino Alfano ha annunciato la creazione di una task force composta da Ministero dell’Interno, rappresentanti dei commercianti e delle Forze di Polizia, dichiarando tolleranza zero verso coloro che contrasteranno con metodi illegali la salute del mercato e delle imprese locali, perché «è impossibile che le città diventino dei suk a cielo aperto».

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